D.Lgs. 81/2003 - Sienam sicurezza energia ambiente

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D.Lgs. 81/2003

Consulenza in materia di sicurezza sul lavoro

I nostri consulenti saranno lieti di aiutarvi in merito alle problematiche della sicurezza sul lavoro e per la redazione del:
• Documento di valutazione del rischio generico (D.Lgs. del 9 Aprile 2008 n°81 Titolo I sez. II art. dal n°28 al 30), del rischio rumore (Titolo VII art. n°181-190 - D.lgs. n° 81/08 e ss.mm ), del rischio vibrazioni (Titolo VIII Art. da n°199 a 203 D.Lgs. n°81/08 e ss.mm.), del rischio chimico (D.Lgs. del 9 Aprile 2008 n°81 Titolo IX), del rischio movimentazione manuale dei carichi (D.Lgs. n°81 del 9 Aprile 2008), del rischio incendio (D.M. del 10 Marzo 1998 - D.Lgs. n°81 del 9 Aprile 2008) dello stress da lavoro correlato, del rischio di genere, di appartenenza culturale e linguistica.
• Documento di valutazione del rischio da esposizione a campi elettromagnetici e radiazioni non ionizzanti (Titolo VIII, Capo III D.Lgs. 81/08), esposizione a radiazioni ionizzanti (Titolo Vili, D.Lgs. 81/08 - D.Lgs. 230/95 e s.m.i.), esposizione a radiazioni ottiche artificiali (Titolo VIII, Capo III D.Lgs. 81/08)
• Documento valutazione microclima
• Documento valutazione stress lavoro correlato
• Piani di evacuazione
• Piani operativi di sicurezza (D.Lgs. n°81 del 9 Aprile 2008 Allegato XV)
Requisiti Sicurezza sul Lavoro
La sicurezza in ambiente di lavoro è un tema importante che non deve essere trascurato: per la normativa italiana il datore di lavoro è responsabile per la sicurezza della propria attività, quindi un datore di lavoro che non sia adeguatamente informato sulle proprie responsabilità e su come attuare una efficace politica di sicurezza incorre nel rischio di multe e sanzioni.
Similarmente anche dipendenti e collaboratori che devono comunque adottare un comportamento consono alla struttura in cui si trovano e alla mansione loro affidata, vanno adeguatamente formati ed informati in merito a responsabilità, buone pratiche e dotazioni di sicurezza.

Perché
Realizzare un buon Sistema di Gestione della Sicurezza e salute sul lavoro tramite una Valutazione dei Rischi presenti in ambito produttivo eseguita al meglio, consente di eliminare o ridurre i rischi per i dipendenti e per le altre parti interessate che possano risultare esposte ai pericoli sul lavoro associati alle proprie attività.
Senza dimenticare che mette il datore di lavoro al riparo dalle multe e sanzioni previste dalla legge.
Formazione per i lavoratori Generale
Il datore di lavoro deve predisporre tutte le misure necessarie per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori che esercitano qualsiasi attività all’interno dell’azienda. Il D.Lgs. 81/2008, recentemente innovato dal D.Lgs. 106/2009, contempla la formazione, l’informazione e l’addestramento come dei percorsi necessari che devono seguire i lavoratori per apprendere le regole e le metodologie che fanno parte del sistema prevenzionistico.

Attraverso la formazione si intende insegnare ai lavoratori quel complesso di nozioni e procedure indispensabili, finalizzate al conseguimento di quelle capacità che permettono agli stessi di lavorare sia riducendo i rischi, sia tutelando la sicurezza personale.
Con l’informazione i lavoratori imparano a riconoscere, e di conseguenza a ridimensionare e a controllare, i rischi presenti in azienda. Infine tramite l’addestramento i dipendenti si esercitano ad utilizzare in modo pratico e corretto le attrezzature, i macchinari, i dispositivi e tutte le strumentazioni che servono per le fasi di lavoro o per gli interventi resi necessari dalle situazioni di rischio.

Il Decreto stabilisce anche quali sono le figure aziendali che devono svolgere il ruolo di formatori e che tipo di formazione devono svolgere nei confronti dei lavoratori. Oltre a dirigenti e preposti, medico competente e Servizio di Protezione e Prevenzione, la legge dispone che “il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione”
Il Testo Unico della sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08), alla sezione VII prevede che in tutte le aziende venga eletto, dai lavoratori, il RLS – Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Tale figura li rappresenta presso il datore di lavoro per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Il suo compito è di portare contributi, critiche, suggerimenti, proposte sulla sicurezza. Tra l’altro ha il diritto di verificare l’attuazione di ogni misura di sicurezza dovuta, promuovere e sollecitare azioni migliorative e di prevenzione della salute, denunciando eventuali situazioni di pericolo che si creano nella vita lavorativa. L’articolo 50 del Testo Unico elenca tutte le sue attribuzioni.
Per tutti i compiti che svolge, ha diritto a permessi retribuiti e ad una formazione specifica a carico dell’Impresa.

Formazione dell’RLS
Il D.Lgs. 81/2008 all’art. 37, comma 11, stabilisce che i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza effettui una prima formazione di base della durata minima di  32 ore, e successivamente dei corsi di aggiornamento annuali.  La  durata di tale aggiornamento non può essere inferiore a 4 ore annue per le imprese fino a 50 lavoratori e ad 8 ore annue per le imprese che occupano più di 50 lavoratori.
La Legge consente al Datore di lavoro di assumere i compiti di RSPP ma disciplina i casi in cui può farlo (art. 34 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.). Va sottolineato che Il datore di lavoro che intende svolgere i compiti di RSPP ha l’obbligo di formarsi ed aggiornarsi adeguatamente.
In sintesi il Datore di Lavoro può fare l'RSPP se:
  • La propria Azienda rientra nelle tipologie permesse;
  • Il numero di lavoratori non supera quanto previsto dalle normative a seconda della tipologia aziendale.

  • Aziende artigiane e industriali - fino a 30 dipendenti
  • Aziende agricole e zootecniche - fino a 30 dipendenti
  • Aziende della pesca - fino a 20 dipendenti
  • Altre aziende - fino a 200 dipendenti

Obblighi per il Datore di lavoro che svolge funzione di RSPP : Il datore di lavoro che intende svolgere i compiti di RSPP ha l’obbligo di seguire un corso di formazione della durata minima di 16 ore e massima di 48 ore. La lunghezza ed il programma del corso devono essere adeguate alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e alle attività lavorative svolte.
Il Programma di questi corsi deve corrispondere a quanto definito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome.
Il datore di lavoro che funge da RSPP è tenuto a frequentare anche i corsi di aggiornamento per RSPP con cadenza quinquennale.
CONTATTATECI per OGNI tipo di FORMAZIONE necessaria a voi e per i vostri collaboratori
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